Petit BamBou, la principale app di mindfullness in Europa e YouGov, una delle principali società di ricerche di mercato al mondo, hanno studiato il rapporto tra italiani e meditazione durante e dopo il periodo di quarantena. Ecco che cosa è emerso:
- Un italiano su 5 pratica meditazione regolarmente
- Il lockdown di marzo è stato il traino per l’approccio alle tecniche meditative: più della metà di chi pratica (56%) ha iniziato durante la quarantena
- 9 praticanti su 10 prevedono di continuare a prescindere dal periodo di crisi sanitaria
- Il 45% dei rispondenti ne conosce i benefici sul benessere psico-fisico
- 7 italiani su 10 ritengono che gli esercizi di meditazione debbano essere integrati nella routine quotidiana degli studenti
- 80% i rispondenti che integrerebbero workshop di mindfulness nei contesti di lavoro
Questo periodo più che mai ha infatti messo a dura prova la serenità mentale di molti di noi, che hanno trovato nella meditazione una valida alleata per raggiungere uno stato di calma e rilassamento, affinare la messa a fuoco, smorzare lo stress e aumentare la chiarezza e il processo decisionale. Tanto che anche il business ne ha risentito positivamente.
Infatti, secondo recenti studi, questo genere di pratiche permette di raggiungere sul lavoro la cosiddetta produttività consapevole: una consapevolezza intenzionale, momento per momento, di ciò che sta accadendo dentro e subito intorno a noi. Uno stato mentale che ci porta ad auto-sintonizzarci, a muoverci agilmente attraverso la routine e a portare la nostra piena attenzione non giudicante alle sensazioni del corpo, ai pensieri e ai sentimenti che sorgono mentre lavoriamo o pensiamo allo svolgimento dei nostri compiti.
I lavoratori consapevoli sanno focalizzare in modo chiaro il momento attuale dei loro pensieri, emozioni e sensazioni del corpo. Sanno anche quando è il momento chiudere il pc per prendersi una pausa o per terminare definitivamente la giornata, perché riescono a spegnere l’appetito da lavoro, come riescono, quando serve, ad essere completamente concentrati e presenti in orari extra-lavorativi.
Sviluppare la consapevolezza è quindi importante sul lavoro come nella vita privata, perché porta ad un cambiamento positivo dall’interno verso l’esterno, che permetterà di domare lo stress e di controllare le reazioni negative anche nelle situazioni più critiche. La via migliore per svilupparla? Affidarsi a un professionista esperto, che ci guidi in un percorso personale e ci aiuti ad acquisire le necessarie competenze per la gestione dei nostri stati emotivi.
FONTI:
https://www.valeriegeerts.com/post/10-consigli-per-una-produttività-consapevole-mentre-si-lavora-da-casa