Come gestire cyberstress e overload digitale

Troppe notifiche, e-mail e informazioni sul lavoro? L’overload digitale può compromettere la nostra salute mentale e la produttività. In questo articolo, esploriamo alcuni consigli pratici per gestire lo stress da tecnologia in azienda.

Gran parte dei lavori contemporanei, in un aspetto o nell’altro, dipendono ormai dagli avanzamenti tecnologici, che permettono di risparmiare tempo ed energia. Cosa succede però quando la tecnologia, da strumento utile, si trasforma in fonte di stress e sopraffazione?

A tal proposito è stata istituita una giornata, il Safer Internet Day, che offre un’occasione per riflettere sul rapporto che abbiamo con la tecnologia e adottare misure per un utilizzo più equilibrato e consapevole, specialmente nell’ambito lavorativo.

Cosa possono fare le aziende

Sempre più connessi e raggiungibili, i lavoratori moderni sono spesso vittime di cyberstress e overload digitale. Il cyberstress, o tecnostress, è la condizione di stress psicofisico causata dall’interazione continua con le tecnologie digitali. L’overload digitale, invece, è la sensazione di essere sopraffatti dalla quantità di informazioni e notifiche provenienti da diversi canali digitali.

Questi fenomeni, se trascurati, possono avere un impatto negativo sulla salute dei lavoratori, portando a sintomi come ansia, burnout, difficoltà di concentrazione e disturbi del sonno.

Conseguenze negative sulla salute dei lavoratori

Secondo una ricerca di Slack,[1] il 43% dei lavoratori ha subito un aumento del burnout a causa della pandemia, mentre il 40% sente di essere costantemente connesso al lavoro, anche al di fuori dell’orario lavorativo.  

L’information overload, invece, può portare a difficoltà nel processo decisionale, riduzione della produttività e aumento dello stress.

Insomma, affrontare queste problematiche ed evitare che degenerino è fondamentale per ritrovare un ambiente di lavoro sano, in cui il burnout non sia un’opzione contemplabile.

Soluzioni pratiche per le aziende

Per affrontare questi problemi, le aziende possono adottare diverse strategie:

  • Promuovere una cultura aziendale che valorizzi il benessere digitale: incoraggiare i dipendenti a staccare dai dispositivi digitali durante le pause e al di fuori dell’orario di lavoro.
  • Offrire supporto psicologico: mettere a disposizione dei dipendenti servizi di consulenza psicologica per aiutarli a gestire lo stress e l’ansia legati all’utilizzo delle tecnologie.
  • Formare i dipendenti sulla gestione del tempo e delle informazioni: insegnare ai lavoratori tecniche di time management e strategie per filtrare e gestire efficacemente le informazioni digitali.
  • Introdurre pause digitali: stabilire momenti della giornata in cui i dipendenti sono incoraggiati a spegnere i dispositivi e a concentrarsi su attività offline.

Il ruolo del Welfare Aziendale

I servizi di welfare aziendale possono svolgere un ruolo fondamentale nella promozione del benessere digitale dei lavoratori. Attraverso iniziative mirate, come workshop sulla gestione dello stress digitale, corsi di mindfulness o programmi di supporto psicologico, le aziende possono aiutare i propri dipendenti a sviluppare competenze digitali sane e a gestire efficacemente il cyberstress e l’overload digitale.

Fonti:
https://slack.com/intl/it-it/blog/transformation/che-cose-il-digital-burnout-e-come-prevenirlo-in-azienda

https://www.franzcos.it/strategie-pratiche-per-gestire-loverload-informativo/

https://www.insidemarketing.it/glossario/definizione/information-overload/

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